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Costi

COSTI DEL CORSO DI NATUROPATIA 

Il costo del corso è di € 6600 iva inclusa.

Tuttavia, per chi salda in un'unica soluzione, o secondo lo *schema di rateazione proposto, ha diritto di una riduzione a € 5970 iva inclusa.

*Formula con diritto a costo ridotto (senza necessità di saldo totale all'atto dell'iscrizione):

  1. Iscrizione e prima rata €970 (da saldare all'atto d'iscrizione)
  2. 10 rate con cadenza di 60 giorni dal momento dell'iscrizione di € 500

Possibilità di rateizzazione ulteriore, senza diritto alla riduzione di costo: 

  1. Iscrizione e prima rata €600 (da saldare all'atto d'iscrizione) 
  2. 20 rate con cadenza di 60 giorni dal momento dell'iscrizione di € 300

Il piano dei pagamenti completo verrà inviato dai nostri uffici amministrativi all'atto dell'iscrizione.

** qualora uno studente dovesse avere diritto al riconoscimento di alcune materie di studio (eventuali valutazioni in merito verranno effettuate caso per caso dalla segreteria studenti), questo non esonera dal saldo totale; tuttavia, lo studente che completa con successo il piano formativo, potrà diplomarsi in anticipo rispetto ai 3 anni ordinari, salvo saldo dell'intera retta dovuta.

I pagamenti devono essere effettuati tramite BONIFICO BANCARIOFisiomedic Academy Srls

IBAN - IT04G0306933841100000006398  / BIC (solo per bonifici internazionali) - BCITITMM indicando come causale nome del corso, luogo e data.

Diventare Naturopata - La figura del Naturopata

Il naturopata.

La figura del naturopata la ritroviamo nel mondo del benessere e della prevenzione, attraverso l'uso di metodi e modalità multidisciplinari, che promuovono la tutela della condizione di equilibrio fisico, psichico ed ormonale. 

L'attività del naturopata parte da un'osservazione globale, olistica, del soggetto che tocca l'aspetto: fisico, ambientale, comportamentale, emotivo.

Il colloquio naturopatico può durare anche un'ora durante il quale si prendono in considerazione condizioni presenti e passate, stile di vita, alimentazione, attività fisica, relazioni familiari, reazioni emotive, e tutti gli aspetti che attraverso una conversazione a più livelli il soggetto vorrà fornire. 


  

Legislazione figura professionale del naturopata

La Naturopatia in Italia

Le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e il progetto europeo Lannoye del 1997 invitano gli Stati membri a collaborare per istituire e riconoscere la figura del Naturopata, uniformandosi all’attitudine mondiale condivisa e sempre più spiccata di apertura alle Discipline Bio Naturali. In questo contesto l’Italia ha assistito alla proposta di diverse leggi e provvedimenti regionali, concepiti dal Piemonte, Liguria, Toscana, Lombardia, Emilia-Romagna, quest’ultima con una legge espressamente dedicata alla Naturopatia.

Già al 1996 risale la Proposta di Legge Berselli, Gasparri, Bono, volta al riconoscimento delle principali terapie non convenzionali, esercitate da operatori non mediche, e al superamento di una logica della salute dagli schemi semplicistici di “rottura-riparazione”.

Al 2001 risale il Progetto di Legge Pecoraro Scanio, che sottolinea l’aspetto primario della cura, della prevenzione e del mantenimento dello stato di benessere delle professioni sanitarie non convenzionali, esercitate da operatori non medici, individuando al contempo la necessità, di fronte a un fenomeno culturale e sociale in notevole crescita, di inserire nell’ordinamento giuridico un nucleo di norme in grado di assicurare un quadro minimo di garanzie per operatori ed utenti.

Al 2003 risale la Delega al Governo per la Disciplina delle Professioni Sanitarie Non Mediche, che affida al Governo il compito di individuare i criteri per il riconoscimento delle nuove professioni, anche dietro proposta regionale, sulla base di valutazioni scientifiche del Ministero della Salute, insieme ad esperti della Conferenza Stato-Regioni, definire le sfere di attività ed eventualmente accorpare figure professionali con caratteristiche comuni. Al contempo subordina l’esercizio dell’attività sanitaria al conseguimento di un titolo di abilitazione nazionale, rilasciato dopo il superamento di un esame di Stato, salvaguardando la validità dei titoli già acquisiti. Al contempo il Disegno di Legge prevede che le Regioni, per le professioni per cui non esista un Albo professionale, istituiscano registri appositi.

Al 2005 risale l’elaborazione del Progetto di Legge Lucchese, sulle discipline non convenzionali e sulla naturopatia, che intende far luce sul ruolo soprattutto educativo e preventivo della figura del Naturopata, proponendo l’istituzione di nuovi albi e l’entrata delle discipline bionaturali nelle Università.

Del 2006 è il Progetto di Legge Pellegrino-Zanella, che sottolinea l’aspetto olistico dell’approccio bio-naturale e la vocazione prevalentemente di promozione della salute e della qualità della vita, salubre e rispettosa dell’ambiente.

Sempre al 2006 risale l’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del Progetto di Legge Mastella sul riconoscimento delle associazioni professionali, coinvolgendo un numero rilevante di nuove professioni, fra i quali i professionisti delle Discipline Bio Naturali.

Il compito di legiferare sulle nuove professioni spetta allo Stato, secondo il Decreto La Loggia del 2006, anche se si riconosce il ruolo delle Regioni di stimolazione ed ispirazione della legiferazione, in linea con l’esperienza europea ed internazionale.

E’ invece del 2007 il “Decreto Legislativo n. 206 del 9 novembre 2007, Attuazione della Direttiva 2005/36/CE” relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, nonché della direttiva 2006/100/CE che adegua determinate direttive sulla libera circolazione delle persone a seguito dell’adesione di Bulgaria e Romania.

In base al disposto di cui all’art. 26, all’elaborazione di piattaforme comuni, proposte da altri Stati membri, partecipano le autorità competenti, sentiti, se si tratta di professioni regolamentate, gli ordini, i collegi o gli albi, ove esistenti, e, in mancanza, le associazioni rappresentative sul territorio nazionale; se si tratta di professioni non regolamentate in Italia, le associazioni rappresentative sul territorio nazionale.

Per le professioni non regolamentate, quindi, saranno sentite le associazioni di categoria rappresentative a livello nazionale, che saranno preventivamente sottoposte al vaglio del Ministero della Giustizia e del Ministero delle Politiche Comunitarie, sentito il CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro).

Del 2013 è la Legge 4/2013 (sulle professioni non regolamentate) e a giugno dello stesso anno viene pubblicata la Norma UNI 11491  che definisce le competenze del Naturopata.

Linee guida Naturopatia OMS

Il nostro programma di studi naturopatici segue le linee guida in Europa dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) - Benchmarks for Training Naturopathy, ed è in accordo con la normativa italiana in materia (Legge 14.01.2013 n° 4, G.U. 26.01.2013).

In Italia la Naturopatia non rientra nelle professioni organizzate in ordine e collegi e non è considerata disciplina sanitaria. Tutto ciò è stato recentemente ribadito dalla legge 14.01.2013 n° 4, G.U. 26.01.2013 inerente le professioni non regolamentate.

Ad oggi in Italia esistono Associazioni di settore che tutelano i diritti degli associati e che garantiscono la qualità e il rispetto degli standard formativi (legge 14.01.2013 n° 4, G.U. 26.01.2013). 

La strategia dell' O.M.S. per la Medicina Tradizionale e Complementare per il 2014-2023 vuole fornire delle indicazioni agli Stati membri, per sfruttare il potenziale contributo delle MT&C nell'ambito della salute, al benessere e all'assistenza sanitaria incentrata sulla persona e promuovere l'uso efficace e sicuro delle Medicine Tradizionali e Complementari mediante la regolamentazione dei prodotti, delle pratiche e dei professionisti.

Programma

PROGRAMMA 1° LIVELLO

  • Anatomia Umana 1 - 80 ore                                           
  • Cenni di Biologia e Fisiologia - 60 ore
  • Psicologia - 40 ore
  • Diritto - 30 ore
  • Igiene - 40 ore
  • Alimentazione - 40 ore
  • Elementi di Farmacologia - 50 ore
  • Elementi di Patologia - 60 ore
  • Princìpi e storia della naturopatia - 60 ore

totale ore 460

 

PROGRAMMA 2° LIVELLO 

  • Piscosomatica - 70 ore
  • Erboristeria - 70 ore
  • Regolamentazione, etica e deontologia - 40 ore
  • Fiori di bach - 40 ore
  • Omeopatia - 50 ore
  • Kinesiologia Applicata - 60 ore
  • Cromoterapia - 50 ore
  • Tecniche di rilassamento - 60 ore

totale ore 440

 

PROGRAMMA 3° LIVELLO

  • Bio-energetica - 60 ore
  • Kinesiologia specializzata - 70 ore
  • Medicina e Dietetica Cinese - 70 ore
  • Cristalloterapia - 50 ore
  • Aromaterapia - 50 ore
  • Educazione Alimentare - 60 ore
  • Alimentazione naturale - 50 ore
  • Ayurveda - 70 ore
  • Programmazione neuro-linguistica e comunicazione - 50 ore
  • Colloquio e gestione della seduta - 70 ore

totale ore 600

Totale ore corso 1500

Scuola di Naturopatia

Scuola di Naturopatia

DESCRIZIONE
 
Nel mare magnum delle varie discipline naturali, la naturopatia può costituire un punto fermo, saldamente radicato nella storia e nella comprovata efficacia. Si tratta di una serie di interventi e suggerimenti naturali diversi che convergono su pochi e semplici concetti di base. 
La naturopatia rappresenta un percorso su un sentiero naturale, tramite il quale mantenere o raggiungere la salute globale dell’organismo, secondo una visione olistica per cui l’individuo viene considerato nella sua complessità e unicità.

Che cos'è la naturopatia
La naturopatia si propone di stabilizzare l’equilibrio energetico peculiare di ogni individuo, senza il quale affiorano disfunzioni e malattie. La medicina naturopatica non consiste di un’unica tecnica, ma si avvale di nozioni e metodi di medicina cinese, fiori di Bach, medicina ayurvedica, Shiatsu, cristalloterapia, iridologia, floriterapia, riflessologia plantare, cromoterapia, aromaterapia e altro ancora. 
  
Cos'è la naturopatia: storia
Protagonista della leggenda sulla nascita leggendaria della naturopatia è Vincent Priessnitz, contadino austriaco della prima metà del 1800. Osservando un cervo ferito che si “curava” immergendosi in un torrente, pensò che la stessa pratica salutare potesse essere applicata con ottimi risultati anche agli uomini. 
Fu merito dell’abate Sebastian Kneipp, nella seconda metà dell'Ottocento il perfezionamento e la divulgazione in Germania  della pratica dell'idroterapia e delle cure naturali in generale. Benedict Lust, allievo di Kneipp, si trasferì negli Stati Uniti ove divulgò le conoscenze idroterapiche, e i consigli sullo stile di vita: è considerato il fondatore della naturopatia americana. Il termine “naturopatia” (in inglese Naturopathy) fu coniato nel 1895 dallo statunitense John Scheel, medico a New York come Nature's Path (Sentiero della natura) dell'individuo.
Attualmente la naturopatia è disciplina riconosciuta a livello internazionale dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
 
Cos'è la naturopatia: concetti di base
Le leggi fondamentali in naturopatia sono poche ma ben chiare:
Primum non nocere : prima di tutto non far del male alle persone in nessun modo, ma fornire il sostegno più efficace con il minimo rischio;
Vis medicatrix naturae: promuovere l'auto-guarigione dell'organismo stimolando la forza vitale naturale;
Tolle causam: rimuovere le cause della malattia, piuttosto sopprimerne i sintomi.
 
Regole fondamentali in naturopatia sono: rispettare le leggi naturali che regolano il corpo umano; attenzione alla singola persona e non solo alla sua malattia; il riequilibrio energetico; l'alimentazione equilibrata e naturale; la disintossicazione dell’organismo dalle tossine fisiche ed emotive. 
 
Cos'è la naturopatia: competenze
La naturopatia non entra in competizione con la medicina “ufficiale” ma anzi con essa collabora. La naturopatia non è finalizzata a fare diagnosi e terapia delle patologie specifiche ma a favorire il benessere e l'autoguarigione attraverso interventi di disintossicazione e riequilibrio.
Scopo della naturopatia è educare alla salute e contribuire al ripristino del benessere globale degli individui. La naturopatia non cura la malattia ma si propone di mantenere o ripristinare la salute “secondo natura” , di ricercare ed agire con interventi e rimedi naturali sulla vera origine e causa del malessere o disordine.

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