Chiamaci subito: (+39) 342 0587630

Costi

COSTI DEL CORSO DI NATUROPATIA 

Il costo del corso è di € 6600 iva inclusa.

Tuttavia, per chi salda in un'unica soluzione, o secondo lo *schema di rateazione proposto, ha diritto di una riduzione a € 5970 iva inclusa.

*Formula con diritto a costo ridotto (senza necessità di saldo totale all'atto dell'iscrizione):

  1. Iscrizione e prima rata €970 (da saldare all'atto d'iscrizione)
  2. 10 rate con cadenza di 60 giorni dal momento dell'iscrizione di € 500

Possibilità di rateizzazione ulteriore, senza diritto alla riduzione di costo: 

  1. Iscrizione e prima rata €600 (da saldare all'atto d'iscrizione) 
  2. 20 rate con cadenza di 60 giorni dal momento dell'iscrizione di € 300

Il piano dei pagamenti completo verrà inviato dai nostri uffici amministrativi all'atto dell'iscrizione.

** qualora uno studente dovesse avere diritto al riconoscimento di alcune materie di studio (eventuali valutazioni in merito verranno effettuate caso per caso dalla segreteria studenti), questo non esonera dal saldo totale; tuttavia, lo studente che completa con successo il piano formativo, potrà diplomarsi in anticipo rispetto ai 3 anni ordinari, salvo saldo dell'intera retta dovuta.

I pagamenti devono essere effettuati tramite BONIFICO BANCARIOFisiomedic Academy Srls

IBAN - IT04G0306933841100000006398  / BIC (solo per bonifici internazionali) - BCITITMM indicando come causale nome del corso, luogo e data.

Diventare Naturopata - La figura del Naturopata

Il naturopata.

La figura del naturopata la ritroviamo nel mondo del benessere e della prevenzione, attraverso l'uso di metodi e modalità multidisciplinari, che promuovono la tutela della condizione di equilibrio fisico, psichico ed ormonale. 

L'attività del naturopata parte da un'osservazione globale, olistica, del soggetto che tocca l'aspetto: fisico, ambientale, comportamentale, emotivo.

Il colloquio naturopatico può durare anche un'ora durante il quale si prendono in considerazione condizioni presenti e passate, stile di vita, alimentazione, attività fisica, relazioni familiari, reazioni emotive, e tutti gli aspetti che attraverso una conversazione a più livelli il soggetto vorrà fornire. 


  

F.A.Q.



Chi è il Naturopata?

La figura professionale del Naturopata.
Nel 2010, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS - WHO), nel suo documento “Benchmarks for Training in Naturopathy - Benchmarks for training in traditional/complementary and alternativde medicine” (Standard per la formazione in Naturopatia - Standard per la formazione in medicina tradizionale/complementare e alternativa) ha dato un contributo prezioso, autorevole e istituzionale, alla definizione di percorsi formativi univoci e di qualità per i naturopati, a loro beneficio e dei loro clienti.
In concordanza con il suddetto documento, la Naturopatia risulta una metodologia che enfatizza la prevenzione, il trattamento e la promozione della salute ottimale, attraverso l’uso di metodi e di modalità (multidisciplinarietà) che incoraggiano il processo di autoguarigione (Vis Medicatrix Naturae).
Lo scopo dell’attività del naturopata è principalmente quello di fornire un contributo operativo alla promozione della salute ed al riequilibrio bioenergetico degli individui attraverso:
Una valutazione costituzionale e di terreno, ambientale e di stili di vita, tramite il colloquio e metodologie naturopatiche.
Metodiche di trattamento e programmi personalizzati di benessere e di sostegno ad eventuali terapie mediche.
Programmi di educazione salutistica a livello individuale.
 
Che cosa è la naturopatia?

La naturopatia è una scienza bionaturale multi-disciplinare ed inter-disciplinare a fine salutistico, di prevenzione, di educazione e promozione della salute individuale, sociale ed ambientale.
La naturopatia può risultare indirettamente terapeutica perché, attraverso interventi di drenaggio e di riequilibrio di terreno, può favorire il miglioramento dei disturbi e delle disfunzioni.
Lo scopo della naturopatia è, principalmente, quello di fornire un contributo operativo alla promozione della salute e al riequilibrio bioenergetico degli individui, attraverso:
1) pratiche valutative costituzionali e di terreno, funzionali, ambientali e di stile di vita, tramite colloqui e valutazioni naturopatiche;
2) metodiche di trattamento e programmi personalizzati di benessere e di sostegno alle eventuali terapie mediche;
3) programmi di stili di vita idonei e personalizzati, di educazione alla salute individuale, familiare e sociale, nonché tecniche di comunicazione umana.
 
Quali sono gli ambiti d'intervento professionale del naturopata?

Il naturopata si pone come una figura professionale che si occupa del benessere della persona integrata nella sua condizione famigliare, sociale ed ambientale. Il suo campo d’azione si colloca nelle aree non specificatamente mediche della salute, non avendo finalità nè diagnostiche e nè terapeutiche in senso stretto, ma di stimolo delle capacità di auto-guarigione della persona nella sua globalità.
Il naturopata è una figura autonoma ed ha una formazione tale da poter essere in grado di collaborare con il medico o altre figure socio-sanitarie e di riconoscere situazioni che non sono di sua competenza.
Il naturopata può intendersi come un operatore del benessere, della prevenzione primaria, dell’educazione e promozione alla salute individuale, sociale ed ambientale; ha quindi un approccio sistemico all’individuo nelle sue manifestazioni psico-fisico-energetiche, nel rispetto delle leggi della Natura.
Oggi sempre più è sentita l’esigenza di vivere secondo le leggi della Natura e ciò implica, per ognuno di noi, una maggiore conoscenza di sè. E’ in questo contesto che la figura del naturopata ha sempre più senso di esistere in veste di operatore del benessere.
Egli può operare come consulente in uno studio privato (con iscrizione all’ufficio IVA), nel contesto di studi associati, accanto ad altri operatori del settore, prestando la sua consulenza nell’ambito di: centri benessere, palestre, centri di estetica, centri termali, in collaborazione con erboristerie, negozi di alimenti biologici, farmacie e parafarmacie. Senz’altro si tratta di un settore in grande espansione nel quale trova ragione di essere un naturopata professionalmente qualificato.
 
La figura del naturopata è riconosciuta nel nostro Paese?

Per il momento, in Italia, le cosiddette “medicine non convenzionali” e le varie discipline salutistiche note nel settore del benessere, sia quelle di competenza del medico, sia quelle esercitate da operatori non medici, non sono ancora regolamentate, pur essendo ormai maturi i tempi per una necessaria legiferazione in merito. 
La didattica delle medicine non convenzionali in Italia necessita senz’altro di un ordinamento che sancisca ruoli e iter formativi delle varie figure. Al momento la didattica è promossa soltanto da istituti privati che si avvalgono della docenza di esperti qualificati nei vari settori delle medicine non convenzionali che spesso hanno studiato o provengono direttamente dall’estero dove tali insegnamenti sono già riconosciuti.
Come sintesi di 18 proposte di legge e a seguito di audizioni di convegni, si è giunti, presso la XII Commissione - Affari Sociali - della Camera dei Deputati, alla proposta di legge n° 874 del 23.05.2006 a firma dell’on. Lucchese “Disciplina delle medicine e delle pratiche non convenzionali”, che contempla anche la figura del naturopata.
 
Come s’inserisce la naturopatia nell’ambito della salute e della medicina?
Le Istituzioni si occupano principalmente di prevenzione secondaria (diagnosi precoce) e profilassi (es. le vaccinazioni), mentre non si impegnano a sufficienza per alimentare una nuova presa di coscienza ed una cultura salutistica in modo tale che siano le persone a prendersi carico ed aver cura della propria “Salute” e a tutelarla prima del sopraggiungere della malattia: questo rientra nella prevenzione primaria. Fortunatamente una cultura in tale direzione sta emergendo sempre più ed il naturopata vi trova piena e necessaria collocazione.
 
Qual è la differenza tra il ruolo del medico ed il ruolo del naturopata?
Il medico, per sua formazione, ha piena competenza per pronunciare una diagnosi di patologia e prescrivere terapie. Egli interviene, di solito, quando una malattia è già tendenzialmente conclamata. Difficilmente una persona si reca dal medico se non avverte sintomi evidenti.
Il naturopata ha la prerogativa di acquisire una cultura salutistica che, innanzitutto, mette in pratica per se stesso prima di insegnarla e trasmetterla agli altri.
Il naturopata esercita il ruolo di sostenere, accompagnare ed educare la persona nel farsi carico della propria “Salute”. 
Questo presuppone la volontà di voler conoscere, diventare consapevoli delle proprie condizioni e predisposizioni, decidere di intraprendere, come protagonista, un percorso di vita idoneo a tutelare la Salute e/o a ripristinare un equilibrio attraverso metodiche non invasive e non farmacologiche, che possono essere anche di supporto a terapie mediche eventualmente necessarie.
 
Oggi, come può lavorare un naturopata senza un riconoscimento giuridico?
L’Art. 4 della Costituzione afferma: “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e le proprie scelte, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”.
L’Art.1 della Costituzione dice: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”. Il lavoro non è solo un diritto ma è anche un dovere.
Il diritto al lavoro permette di esercitare la professione di naturopata, la quale è anche socialmente utile nel momento in cui contribuisce a migliorare le condizioni di salute delle persone.
L’Art. 32 della Costituzione sostiene: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge...” 
Il naturopata, quindi, ha il diritto di esercitare per costituzione ed ha il dovere di non prevaricare le proprie competenze per non incorrere nell’esercizio abusivo di una professione tutelata da un albo (es. medico, biologo, ecc.).
In sintesi: il naturopata opera come consulente nell’ambito del benessere, degli stili di vita, della prevenzione primaria e dell’educazione alla salute e non deve invadere il campo di altri professionisti già operanti nel settore della Salute e tutelati per legge.
 
Che cosa succederà a chi è già naturopata qualora venisse approvata una legge per il riconoscimento della figura?
Non è facile prevedere ciò che il legislatore stabilirà. Tuttavia l’esperienza ci insegna che in altre occasioni e per altre professioni già regolamentate, nell’ambito delle norme transitorie, le commissioni di verifica dell’operato delle scuole private hanno preso in considerazione i seguenti parametri, per stabilire il livello dei Crediti acquisiti dagli allievi che hanno seguito le diverse scuole:


- il n° di ore di lezione svolte di didattica frontale;
- il livello di professionalità dei docenti analizzando il curriculum professionale e didattico dettagliato (vedere piano di studi con programmi specifici delle materie e curriculum dettagliati dei docenti della ns. Scuola);
- la metodologia utilizzata per lo svolgimento degli esami (la nostra Scuola utilizza una metodologia d’esame di tipo universitario). 
- la continuità didattica dei docenti.


In base ai parametri stabiliti verrà deciso se prendere in considerazione o meno il livello di preparazione di ogni scuola analizzata, stabilendo eventualmente quale integrazione didattica dovranno sostenere gli allievi per raggiungere il livello ottimale previsto dalla legge che regolamenta la figura stessa.
 

Legislazione figura professionale del naturopata

La Naturopatia in Italia

Le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e il progetto europeo Lannoye del 1997 invitano gli Stati membri a collaborare per istituire e riconoscere la figura del Naturopata, uniformandosi all’attitudine mondiale condivisa e sempre più spiccata di apertura alle Discipline Bio Naturali. In questo contesto l’Italia ha assistito alla proposta di diverse leggi e provvedimenti regionali, concepiti dal Piemonte, Liguria, Toscana, Lombardia, Emilia-Romagna, quest’ultima con una legge espressamente dedicata alla Naturopatia.

Già al 1996 risale la Proposta di Legge Berselli, Gasparri, Bono, volta al riconoscimento delle principali terapie non convenzionali, esercitate da operatori non mediche, e al superamento di una logica della salute dagli schemi semplicistici di “rottura-riparazione”.

Al 2001 risale il Progetto di Legge Pecoraro Scanio, che sottolinea l’aspetto primario della cura, della prevenzione e del mantenimento dello stato di benessere delle professioni sanitarie non convenzionali, esercitate da operatori non medici, individuando al contempo la necessità, di fronte a un fenomeno culturale e sociale in notevole crescita, di inserire nell’ordinamento giuridico un nucleo di norme in grado di assicurare un quadro minimo di garanzie per operatori ed utenti.

Al 2003 risale la Delega al Governo per la Disciplina delle Professioni Sanitarie Non Mediche, che affida al Governo il compito di individuare i criteri per il riconoscimento delle nuove professioni, anche dietro proposta regionale, sulla base di valutazioni scientifiche del Ministero della Salute, insieme ad esperti della Conferenza Stato-Regioni, definire le sfere di attività ed eventualmente accorpare figure professionali con caratteristiche comuni. Al contempo subordina l’esercizio dell’attività sanitaria al conseguimento di un titolo di abilitazione nazionale, rilasciato dopo il superamento di un esame di Stato, salvaguardando la validità dei titoli già acquisiti. Al contempo il Disegno di Legge prevede che le Regioni, per le professioni per cui non esista un Albo professionale, istituiscano registri appositi.

Al 2005 risale l’elaborazione del Progetto di Legge Lucchese, sulle discipline non convenzionali e sulla naturopatia, che intende far luce sul ruolo soprattutto educativo e preventivo della figura del Naturopata, proponendo l’istituzione di nuovi albi e l’entrata delle discipline bionaturali nelle Università.

Del 2006 è il Progetto di Legge Pellegrino-Zanella, che sottolinea l’aspetto olistico dell’approccio bio-naturale e la vocazione prevalentemente di promozione della salute e della qualità della vita, salubre e rispettosa dell’ambiente.

Sempre al 2006 risale l’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del Progetto di Legge Mastella sul riconoscimento delle associazioni professionali, coinvolgendo un numero rilevante di nuove professioni, fra i quali i professionisti delle Discipline Bio Naturali.

Il compito di legiferare sulle nuove professioni spetta allo Stato, secondo il Decreto La Loggia del 2006, anche se si riconosce il ruolo delle Regioni di stimolazione ed ispirazione della legiferazione, in linea con l’esperienza europea ed internazionale.

E’ invece del 2007 il “Decreto Legislativo n. 206 del 9 novembre 2007, Attuazione della Direttiva 2005/36/CE” relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, nonché della direttiva 2006/100/CE che adegua determinate direttive sulla libera circolazione delle persone a seguito dell’adesione di Bulgaria e Romania.

In base al disposto di cui all’art. 26, all’elaborazione di piattaforme comuni, proposte da altri Stati membri, partecipano le autorità competenti, sentiti, se si tratta di professioni regolamentate, gli ordini, i collegi o gli albi, ove esistenti, e, in mancanza, le associazioni rappresentative sul territorio nazionale; se si tratta di professioni non regolamentate in Italia, le associazioni rappresentative sul territorio nazionale.

Per le professioni non regolamentate, quindi, saranno sentite le associazioni di categoria rappresentative a livello nazionale, che saranno preventivamente sottoposte al vaglio del Ministero della Giustizia e del Ministero delle Politiche Comunitarie, sentito il CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro).

Del 2013 è la Legge 4/2013 (sulle professioni non regolamentate) e a giugno dello stesso anno viene pubblicata la Norma UNI 11491  che definisce le competenze del Naturopata.

Linee guida Naturopatia OMS

Il nostro programma di studi naturopatici segue le linee guida in Europa dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) - Benchmarks for Training Naturopathy, ed è in accordo con la normativa italiana in materia (Legge 14.01.2013 n° 4, G.U. 26.01.2013).

In Italia la Naturopatia non rientra nelle professioni organizzate in ordine e collegi e non è considerata disciplina sanitaria. Tutto ciò è stato recentemente ribadito dalla legge 14.01.2013 n° 4, G.U. 26.01.2013 inerente le professioni non regolamentate.

Ad oggi in Italia esistono Associazioni di settore che tutelano i diritti degli associati e che garantiscono la qualità e il rispetto degli standard formativi (legge 14.01.2013 n° 4, G.U. 26.01.2013). 

La strategia dell' O.M.S. per la Medicina Tradizionale e Complementare per il 2014-2023 vuole fornire delle indicazioni agli Stati membri, per sfruttare il potenziale contributo delle MT&C nell'ambito della salute, al benessere e all'assistenza sanitaria incentrata sulla persona e promuovere l'uso efficace e sicuro delle Medicine Tradizionali e Complementari mediante la regolamentazione dei prodotti, delle pratiche e dei professionisti.

Programma

PROGRAMMA 1° LIVELLO

  • Anatomia Umana 1 - 80 ore                                           
  • Cenni di Biologia e Fisiologia - 60 ore
  • Psicologia - 40 ore
  • Diritto - 30 ore
  • Igiene - 40 ore
  • Alimentazione - 40 ore
  • Elementi di Farmacologia - 50 ore
  • Elementi di Patologia - 60 ore
  • Princìpi e storia della naturopatia - 60 ore

totale ore 460

 

PROGRAMMA 2° LIVELLO 

  • Piscosomatica - 70 ore
  • Erboristeria - 70 ore
  • Regolamentazione, etica e deontologia - 40 ore
  • Fiori di bach - 40 ore
  • Omeopatia - 50 ore
  • Kinesiologia Applicata - 60 ore
  • Cromoterapia - 50 ore
  • Tecniche di rilassamento - 60 ore

totale ore 440

 

PROGRAMMA 3° LIVELLO

  • Bio-energetica - 60 ore
  • Kinesiologia specializzata - 70 ore
  • Medicina e Dietetica Cinese - 70 ore
  • Cristalloterapia - 50 ore
  • Aromaterapia - 50 ore
  • Educazione Alimentare - 60 ore
  • Alimentazione naturale - 50 ore
  • Ayurveda - 70 ore
  • Programmazione neuro-linguistica e comunicazione - 50 ore
  • Colloquio e gestione della seduta - 70 ore

totale ore 600

Totale ore corso 1500

Scuola di Naturopatia

Scuola di Naturopatia

DESCRIZIONE
 
Nel mare magnum delle varie discipline naturali, la naturopatia può costituire un punto fermo, saldamente radicato nella storia e nella comprovata efficacia. Si tratta di una serie di interventi e suggerimenti naturali diversi che convergono su pochi e semplici concetti di base. 
La naturopatia rappresenta un percorso su un sentiero naturale, tramite il quale mantenere o raggiungere la salute globale dell’organismo, secondo una visione olistica per cui l’individuo viene considerato nella sua complessità e unicità.

Che cos'è la naturopatia
La naturopatia si propone di stabilizzare l’equilibrio energetico peculiare di ogni individuo, senza il quale affiorano disfunzioni e malattie. La medicina naturopatica non consiste di un’unica tecnica, ma si avvale di nozioni e metodi di medicina cinese, fiori di Bach, medicina ayurvedica, Shiatsu, cristalloterapia, iridologia, floriterapia, riflessologia plantare, cromoterapia, aromaterapia e altro ancora. 
  
Cos'è la naturopatia: storia
Protagonista della leggenda sulla nascita leggendaria della naturopatia è Vincent Priessnitz, contadino austriaco della prima metà del 1800. Osservando un cervo ferito che si “curava” immergendosi in un torrente, pensò che la stessa pratica salutare potesse essere applicata con ottimi risultati anche agli uomini. 
Fu merito dell’abate Sebastian Kneipp, nella seconda metà dell'Ottocento il perfezionamento e la divulgazione in Germania  della pratica dell'idroterapia e delle cure naturali in generale. Benedict Lust, allievo di Kneipp, si trasferì negli Stati Uniti ove divulgò le conoscenze idroterapiche, e i consigli sullo stile di vita: è considerato il fondatore della naturopatia americana. Il termine “naturopatia” (in inglese Naturopathy) fu coniato nel 1895 dallo statunitense John Scheel, medico a New York come Nature's Path (Sentiero della natura) dell'individuo.
Attualmente la naturopatia è disciplina riconosciuta a livello internazionale dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
 
Cos'è la naturopatia: concetti di base
Le leggi fondamentali in naturopatia sono poche ma ben chiare:
Primum non nocere : prima di tutto non far del male alle persone in nessun modo, ma fornire il sostegno più efficace con il minimo rischio;
Vis medicatrix naturae: promuovere l'auto-guarigione dell'organismo stimolando la forza vitale naturale;
Tolle causam: rimuovere le cause della malattia, piuttosto sopprimerne i sintomi.
 
Regole fondamentali in naturopatia sono: rispettare le leggi naturali che regolano il corpo umano; attenzione alla singola persona e non solo alla sua malattia; il riequilibrio energetico; l'alimentazione equilibrata e naturale; la disintossicazione dell’organismo dalle tossine fisiche ed emotive. 
 
Cos'è la naturopatia: competenze
La naturopatia non entra in competizione con la medicina “ufficiale” ma anzi con essa collabora. La naturopatia non è finalizzata a fare diagnosi e terapia delle patologie specifiche ma a favorire il benessere e l'autoguarigione attraverso interventi di disintossicazione e riequilibrio.
Scopo della naturopatia è educare alla salute e contribuire al ripristino del benessere globale degli individui. La naturopatia non cura la malattia ma si propone di mantenere o ripristinare la salute “secondo natura” , di ricercare ed agire con interventi e rimedi naturali sulla vera origine e causa del malessere o disordine.

Scuola Osteopatia Part Time

Scuola Osteopatia Part Time

Fisiomedic Academy propone il percorso formativo in Osteopatia: "Osteopathic Manual Therapy School"

La nostra scelta di un corso triennale di Osteopatia è motivata dal fatto di voler fornire quelle competenze pratiche e realmente spendibili nel mercato del lavoro dell'osteopatia evitando percorsi lunghi e dispendiosi. Il primo biennio formativo è improntato sullo studio dell'osteopatia strutturale mentre il terzo anno è improntato sullo studio e l'apprendimento delle tematiche viscerali.

La nostra scuola di Osteopatia è indicata a figure professionali come fisioterapisti, medici, massofisioterapisti e massoterapisti, figure sanitarie e dell'area della riabilitazione ed altre figure del settore con un adeguato background formativo alle spalle, in linea con i programmi di tipo II come da indicazioni dell'OMS per quanto concerne la formazione per diventare Osteopata e in accordo con la normativa italiana (Legge 14.01.2013 n°4 G.U. 26.01.2013e/o successive modificazioni presenti all'interno dell'art.7 del DDL Lorenzin approvato in data 22 dicembre 2017 e attualmente in attesa di seguire gli sviluppi dell'iter ministeriale

In data 24 giugno 2021, finalmente, è stato approvato il profilo professionale dell’osteopata in Consiglio dei Ministri, anche se l’iter istitutivo non è ancora completato, mancando alcuni passaggi che potrebbero richiedere ancora tempo.

Al termine del primo biennio formativo dovrà essere presentata una tesina finale (con conseguimento di un primo attestato di partecipazione)

Al termine del terzo anno formativo verrà rilasciato il Diploma in "Osteopatia"(presentazione di elaborato finale + caso clinico)

Per scoprire di più sui nostri docenti clicca sulla sezione DOCENTI

I corsi in essere o in partenza saranno svolti regolarmente fino a nuove e chiare indicazioni da parte dei ministeri competenti.

Le competenze acquisite possono essere usate nei termini e nei modi del relativo ambito professionale di chi le ha apprese in base alle legislazione vigente

© 2023 Fisiomedic Academy srls
P.IVA: 08671670969 - Corso Roma 55
20811 Cesano Maderno (MB)

Made with by Malta System LTD

© 2024 Fisiomedic Academy srls - P.IVA: 08671670969 - Corso Roma 55, 20811 Cesano Maderno (MB)

Made with by Malta System LTD